Ancora oggi Apple e Google dividono con un immenso divario i loro utenti: con un occhio più attento però, non vi sarà difficile notare le numerose assonanze tra i servizi offerti, ed è per questo che abbiamo deciso di portarvi a confronto le loro famose app di gestione dei contenuti multimediali, in uno scontro a tu-per-tu con i servizi e le funzionalità offerte: ecco Apple Foto vs Google Foto!
Questo articolo dunque si concentrerà sul mostrarvi i vari servizi offerti evidenziando per ognuno di essi analogie e differenze. Sarete poi voi, a valle di queste considerazioni, a scegliere se continuare ad usare quello preimpostato sul vostro smartphone o passare “dall’altra parte“ in base alle vostre esigenze. Ci concentreremo più precisamente su alcuni aspetti fondamentali, che potete raggiungere facilmente dalla seguente legenda:
- Piattaforme e disponibilità
- Organizzazione e ricerca
- Apple Foto vs Google Foto: editing
- Modalità di condivisione
- Spazio a disposizione
- Sicurezza e Privacy
- Apple Foto o Google Foto?
Piattaforme e disponibilità
Dove troverete Google Foto? E dove Apple Foto? Ma soprattutto: per quali piattaforme queste due app sono disponibili? Prima di parlare delle loro funzionalità è infatti importante inquadrare bene questi due servizi e capire se e dove è possibile usarli. Essi sono infatti dei servizi basati su Cloud, ovvero delle vere e proprie memorie (come se fossero delle “chiavette USB“) ma accessibili online, tramite Internet.
Iniziamo da Google Foto: questo servizio è disponibile gratuitamente sia su smartphone che su tablet, sia per Android (dove spesso lo troverete già pre-installato sul dispositivo) che per iOS. Tutte le foto “sincronizzate” e quindi caricate sul Cloud, sono però accessibili da qualsiasi piattaforma, semplicemente aprendo un browser Internet e andando sul sito Google Foto accedendo con il proprio account Google (per intenderci, la vostra mail che termina con @gmail.com).
- SCARICA | Google Foto dal Play Store – Android
- SCARICA | Google Foto da App Store – iOS
Per quanto riguarda Apple Foto invece, ci sono delle precisazioni da fare. Apple Foto è disponibile gratuitamente per ogni dispositivo iOS, è pre-installata e non può essere eliminata. Non è disponibile per Android, quindi gli utenti del robottino verde potranno usare solamente Google Foto – o altri servizi Cloud gratis – mentre gli utenti della mela morsicata, come visto poco fa, potranno avere entrambi i servizi.
Anche le foto ed i video scattati con i dispositivi iOS sono accessibili ovunque semplicemente collegandovi al sito iCloud (appunto il Cloud per i dispositivi Apple), eseguendo l’accesso con il proprio account iCloud ed arrivando ad una schermata simile alla seguente, dove troverete tutti i servizi offerti dalla piattaforma, tra i quali Foto:
Ricordate però, che per fare in modo che le vostre foto ed i vostri video si sincronizzino su iCloud, dovrete verificare che il vostro iPhone ad esempio, sia connesso al WiFi (o alla rete dati con iOS 11 e superiore), con la batteria carica e che abbiate attivato la libreria Foto di iCloud. Se non lo avete ancora fatto o non siete sicuri che sia attiva, date un’occhiata veloce alla nostra guida su come fare backup su iCloud, vi ci vorranno pochi minuti!
Organizzazione e ricerca
Fatte le dovute precisazioni, è tempo di entrare nel vivo del discorso e mettere a confronto le due interfacce analizzandone analogie, differenze e stile di organizzazione dei contenuti. Dopodiché ci soffermeremo sulle modalità di ricerca perché, se non lo sapete, Apple foto e Google Foto permettono di ricercare in maniera intuitiva e smart una qualsiasi foto della vostra galleria senza che dobbiate scorrere tutti i contenuti.
Quelle che vedete qui in alto sono le due interfacce principali: in realtà sono estremamente simili fra loro ma allo stesso tempo profondamente diverse per quanto riguarda l’organizzazione dei contenuti. Se infatti per entrambe le app possiamo vedere la sezione “Album” che raggruppa le foto in grandi macroaree (come: video, screenshot, luoghi eccetera), la sezione principale – Foto – vede due diversi sistemi di organizzazione.
Apple Foto organizza i contenuti multimediali in tre modalità: Momenti, Raccolte e Anni. Momenti (che corrisponde alla schermata che vedete in alto) raccoglie semplicemente le foto in ordine cronologico, Raccolte – raggiungibile premendo l’apposito pulsante in alto a sinistra – mette assieme delle serie di foto scattate in un breve arco di tempo, in modo da poter raggiungere facilmente un momento lontano nel tempo, mentre Anni raccoglie ancor di più la timeline mostrando album divisi per anno:
Passando invece a Google Foto, l’organizzazione è decisamente più semplicistica: come su una qualsiasi galleria le foto sono organizzate in ordine cronologico dalla più recente alla più datata. Per raggiungere più facilmente un punto preciso della timeline è possibile scorrere il cursore sulla destra (che evidenzierà l’anno in cui ci troviamo) oppure fare un pinch-out / pinch-in con le dita per allargare/restringere la linea temporale:
Ad ogni pinch-in, come si vede dalle foto qui in alto, il tempo si “restringe” mostrando prima i mesi, poi gli anni. Sicuramente con meno stile rispetto alla soluzione adottata da Apple, che inoltre consente per ogni raccolta di vedere delle foto correlate a quelle che si stanno vedendo, ma ad ogni modo efficace ed intuitiva nell’uso. Come detto però, se volete arrivare più velocemente ad una determinata foto, potrete usare la barra di ricerca:
Qui l’algoritmo sviluppato da Big G lascia indietro Apple di qualche punto con una ricerca estremamente intelligente. Per ogni foto o video infatti, Google Foto assegna delle categorie in base ad un’analisi molto accurata dei particolari. E così vi basterà cercare anche in base ad un dettaglio che ricordate di una foto, e l’app la troverà (che sia esso un luogo, un gadget, un animale, una costruzione e così via):
Ad ogni modo bisogna dire che anche la ricerca in Apple Foto sta facendo buoni passi in avanti e che, molto probabilmente, arriverà presto ad essere tanto efficiente quanto quella di Google. Ma cambiamo discorso, e rivolgiamoci ad un altro aspetto molto sentito dagli utenti: la modifica delle foto!
Apple Foto vs Google Foto: editing
L’editing fotografico è una funzionalità cardine in applicazioni simili, e anche Apple Foto e Google Foto non sono da meno offrendo un buon grado di personalizzazione. Non parliamo certamente di modifiche avanzate, per quelle ci sono tantissime app gratuite di cui vi abbiamo già parlato:
- SCOPRI | Scattare e modificare foto: le migliori app Android
- SCOPRI | Scattare e modificare foto: le migliori app iPhone
Iniziamo proprio con Google Foto: l’editing è formato da tre sezioni – filtri (similmente ad Instagram), controlli avanzati e rotazione – mentre con un’ultima sezione sarà possibile modificare la foto dalla galleria preinstallata sullo smartphone.
Tralasciando i filtri preimpostati, nei controlli avanzati si potrà editare l’immagine con tre settaggi (Luce, Colore e Pop), ma i primi due sono espandibili e mostrano tanti altri settaggi come: esposizione, contrasto, bianchi, ombre e molto altro.
Lo step in più di Google Foto però, è la possibilità di creare facilmente collage fotografici, video, album e addirittura GIF. Inoltre, con una “iniziativa personale” di tanto in tanto l’app creerà autonomamente contenuti del genere in base a viaggi, giornate di vacanza, nuovi luoghi visitati o foto particolarmente belle.
Similmente a Google Foto, sul melafonino la modifica avviene tramite l’impostazione di filtri oppure tramite impostazioni manuali – tra l’altro con lo stesso meccanisco di menù a tendina – divise in Luce, Colore e Bianco e Nero. Anche in questo caso (in alto a destra) è possible lasciare che sia l’iPhone a modificare in maniera ottimale la foto, eliminare gli occhi rossi oppure aggiungere scritte a mano con vari tipi di punte e matite.
Modalità di condivisione
Una volta modificata, è arrivata l’ora di condividere la nostra bella foto. Anche in questo caso le due app offrono molte similitudini, e differiscono praticamente solo per estetica. Per quanto riguarda Google Foto, la funzione di condivisione mostra la lista di tutte le applicazioni nello smartphone compatibili con essa, i contatti recenti e le app usate recentemente.
Non mancano anche funzioni avanzate come la conversione in PDF o la stampa. Lo stesso vale per Apple Foto che invece suddivide la schermata di condivisione in tre barre differenti: la prima per condividere il contenuto tramite AirDrop, la seconda per condividerlo tramite alcune delle app più usate, e la terza invece dove sono disponibili delle funzionalità avanzate.
In questo caso Appe Foto offre più funzionalità, tra le quali: duplica, usa come quadrante (solo con Apple Watch), nascondi o assegna a contatto. Ovviamente poi, essendo una piattaforma basata su Cloud, tutti i file che stiamo maneggiando si trovano in realtà su un server Internet, ed è quindi anche possibile condividerne direttamente il link dando al destinatario l’onere di scaricarlo.
Spazio a disposizione
Ma proprio perchè si tratta di una piattaforma Cloud, non si può non tralasciare forse l’aspetto più importante di tutti: lo spazio di archiviazione a disposizione! Da questo punto di vista, come vedremo a breve, a spuntarla è decisamente Google Foto, che offre una buona compressione ed uno spazio illimitato per salvare tutte le nostre foto e video!
Google Foto è infatti un servzio completamente gratuito, disponibile per qualunque piattaforma mobile e desktop. E proprio parlando di questo non dimentichiamoci di menzionare l’uploader di Google Foto, scaricabile sia su Windows che su Mac e che vi permetterà di sincronizzare foto e video praticamente da qualunque dispositivo.
Come detto lo spazio di archiviazione disponibile è illimitato e si paga solo il prezzo di una – a detta di Google – piccola compressione che impone inoltre anche dei limiti al tipo di risoluzione dei file: 16MP massimo per le foto e FullHD per i video. Ad ogni modo se vorrete caricare i file in qualità originale potrete farlo sfruttando Google Drive (un’altro Cloud made-in-Big G) ma in questo caso non potrete superare i 15GB di archiviazione.
Decisamente meno “liberale” Apple Foto che caricherà i vostri contenuti multimediali alla risoluzione originale, ma non avrete più di 5GB di spazio. Se vorrete di più, dovrete pagare un minimo di 0,99€/mese per 50GB e fino a 9,99€/mese per 2TB (circa 2000 GB). Oppure potreste leggere il nostro approfondimento su come liberare e risparmiare spazio su iPhone grazie a Google Foto. Trovate maggiori infrmazioni sulla pagina dedicata alla libreria foto di iCloud sul sito ufficiale Apple.
Sicurezza e Privacy
Sembra essere una questione “marginale” per alcuni di voi, ma quando si tratta di Internet, la sicurezza è sempre un aspetto importante, e anche se non siete interessati all’argomento, vi consigliamo di dare una rapida occhiata a quello che abbiamo da dirvi. Eh sì infatti da come vi abbiamo spiegato nel paragrafo precedente, quel che ne esce fuori è palese: Apple molto costoso e poco spazio a disposizione, Google gratuito e spazio illimitato.
In realtà quel “gratuito” ha un prezzo, che non viene pagato esattamente dalla vostra sicurezza personale, ci mancherebbe, ma sicuramente dalla vostra privacy. Prima infatti, dicemmo che Google assegna ad ogni vostra foto/video delle categorie e per farlo analizza ogni singolo pixel attribuendo all’immagine dei metadata che vengono usati da Google per “imparare a conoscervi” e, ad esempio, mostrarvi determinati banner pubblicitari.
Al contrario, come ben specificato da Tim Cook (CEO di Apple), iCloud è un servizio sì a pagamento, ma che non preleva – per scelta – alcun tipo di informazione dai suoi utilizzatori, salvaguardandone privacy e sicurezza. Ed è a questo punto giunta l’ora di tirare fuori un verdetto: Apple Foto o Google Foto?
Apple Foto o Google Foto?
Prima di tirare le somme, è bene precisare che questo vuole essere solo un sunto di quello che abbiamo detto fin’ora, ed un parere personale in merito. Oguno di voi potrà invece scegliere in base alle proprie esigenze e priorità! A valle di quanto detto, Google Foto è il servizio che offre più disponibilità (per quanto riguarda le piattaforme supportate), una ricerca più intelligente dei contenuti, un editing ricco di funzioni, e spazio illimitato ma con un occhio meno attento alla privacy.
D’altra parte Apple Foto si è contraddistinto nelle capacità di condivisione dei file, nelle funzioni di editing fotografico e sicuramente sul tema privacy e sicurezza. Proprio per questi motivi, vien da sé che dovendo decidere quale servizio consigliarvi, la nostra scelta ricade senza dubbio su Google Foto che si è dimostrato più versatile, efficace e ricco di possibilità. Ma se al centro della vostra attenzione c’è la produttività e la privacy, e non è un problema pagare una quota mensile per avere più spazio, allora Apple Foto ha già tutto quello di cui avete bisogno!
Nel caso non abbiate le idee chiare su qualsiasi cosa, non esitate a lasciare un commento qui in basso o chiedete aiuto al nostro Bot di Facebook Messenger: vi risponderemo al più presto, saremo sempre disponibili ad aiutarvi e vi segnaleremo le migliori offerte sulla tecnologia! Intanto vi lasciamo il link anche ad altri articoli che potrebbero interessarvi in collegamento a questo: