Anche Tom Cruise si è lasciato affascinare dai video brevi di TikTok? Sembrerebbe di sì ma, in realtà, si tratta di un fake. Anzi, di un deepfake. A portare Cruise, o meglio una sua fedele riproduzione, sul social è stata l’intelligenza artificiale attraverso complessi algoritmi di simulazione che sono stati in grado di riprodurre le fattezze dell’attore americano.
È comparso all’improvviso, a fine febbraio, su TikTok e dopo soli 3 video è scomparso nel nulla. Nel frattempo, però, il profilo @deeptomcruise è riuscito ad accaparrarsi oltre un milioni di like, più di 11 milioni di visualizzazioni e 380mila follower. Tutto per un deepfake creato dall’AI. E poi il nulla. In molti si sono chiesti chi ci fosse dietro all’account ma, a oggi, nessuno è riuscito a dare una risposta concreta al quesito. Di sicuro, si tratta di una persona esperta nella tecnica di emulazione che ricostruisce in maniera credibile l’aspetto e il volto di persone reali, visti i risultati sorprendenti ottenuti in così breve tempo.
DeepTomCruise, un Cruise perfetto ma non troppo
Certo, lo username non dava adito a molti fraintendimenti ma a uno sguardo meno attento le immagini avrebbero potuto trarre in inganno molti degli utilizzatori di TikTok. Inoltre, qualche errore grafico di troppo, i cosiddetti glitch, nelle aree del video vicino al volto hanno rapidamente fugato ogni dubbio anche nei più distratti.
Anche la voce non era riprodotta alla perfezione, ma si tratta di peccati veniali per un profilo che, dopo solo una manciata di video dal tono divertente e spensierato, è scomparso lasciando dietro di sé una nuvola di fumo. Ma tra un finto Tom Cruise che fa un gioco di magia con una moneta e un goffo Mr. Mission: Impossible che inciampa tra i negozi di Los Angeles, i rischi del deepfake continuano a tenere alta l’attenzione della rete.
TikTok e i rischi del deepfake
Attingono da vaste librerie che mettono a disposizione le differenti conformazioni delle aree del volto, e ricostruiscono un collage credibile del viso di personaggi famosi e non. Così funzionano i software che sfruttano la tecnica del deepfake, rendendolo non solo un divertissement da social o fonte di studio per professionisti del settore, ma anche una potenziale fonte di pericoli.
Infatti, negli ultimi anni non sono mancati i casi di finti video, solitamente a luci rosse, in cui i volti di attrici famose – Scarlett Johansson per citarne una – sono stati sovraimposti a quelli delle reali protagoniste a loro completa insaputa. Lo stesso è capitato anche ad alcuni uomini politici, come l’ex presidente USA Barack Obama e l’attuale presidente Joe Biden, il tutto a causa di una app poi eliminata dai principali store virtuali. Per non dimenticare il clamoroso messaggio deepfake della Regina d’Inghilterra.
E, se invece di un film a luci rosse i protagonisti fossero stati catapultati in un finto video su tematiche scottanti, come le elezioni presidenziali o una finta dichiarazione di uno scandalo sessuale? C’è da credere che i problemi sarebbero stati molti di più. Vista la facilità di creazione di questi video – in molti casi basta anche uno smartphone – il deepfake ha il potenziale per diventare un serio problema per i social network e non solo.
E, mentre il finto Tom Cruise si prepara a giocare a golf, TikTok e i suoi soci sono già al lavoro per mettere a punto degli strumenti in grado di impedire degenerazioni derivate dall’uso di tali tecnologie.
Tom Cruise è su TikTok, ma è un fake fatto con l'intelligenza artificiale