Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto

Sei alla ricerca di una nuova macchina fotografica e vorresti evitare prodotti di dimensioni importanti. Al contempo, la fotocamera dei tuoi sogni deve essere versatile, potente, e deve rispondere alle tue esigenze in ogni circostanza senza richiedere manutenzione continua o senza che tu debba per forza cambiare obiettivo per ogni tipo scatto. La qualità dello scatto per te è importante, ma non ti preoccupi troppo di fedeltà dei colori, e non sei alla ricerca di una nitidezza da primato. Se ho indovinato, stai cercando una fotocamera bridge!



Le fotocamere bridge sono fra le fotocamere con obiettivo non intercambiabile più complete e versatili che ci sono in circolazione. Non raggiungono i livelli qualitativi di reflex o mirrorless professionali, ma non sono neanche pensate per i professionisti. Sono perfette per chi scatta in modalità automatica o anche in modalità manuale, ma senza dover per forza perderci la testa per ogni scatto. La loro qualità principale è spesso quella di avere un obiettivo a focale lunghissima, che consente di eseguire zoom da perdere la testa.

Insomma, se quelle che ti ho elencate sono le caratteristiche che cerchi e non vedi l’ora di mettere le mani su una nuova macchina fotografica, ti consiglio di leggere i prossimi paragrafi, nei quali ti consiglierò i parametri da valutare per effettuare la tua scelta e ti illustrerò quelle che, a mio modesto avviso, sono le migliori fotocamere bridge del momento. Inoltre, se non conosci il gergo del mondo delle fotocamere, ti consiglio di leggere attentamente i prossimi paragrafi, nei quali ti spiegherò le basi per iniziare a orientarti nel mondo della fotografia. Buona lettura e buono shopping!

  • Quali fotocamere bridge comprare
  • Cos’è una fotocamera bridge

    La fotocamera bridge è un tipo di fotocamera che unisce la praticità e la semplicità d’uso di una fotocamera compatta ad alcune delle funzionalità tipiche delle reflex. Bridge, del resto, significa ponte in lingua inglese, proprio perché lo scopo delle fotocamere bridge è di collegare questi due mondi. In realtà, ovviamente, ci sono dei vantaggi e degli svantaggi rispetto sia a compatte sia a reflex, ma le bridge rappresentano un giustissimo compromesso per una stragrande maggioranza di utenti.



    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto

    Una caratteristica delle fotocamere bridge è spesso la presenza di un obiettivo con lunghezza focale variabile e possibilità di zoom molto estesi, che consentono di inquadrare in maniera ravvicinata anche soggetti molto distanti (ad esempio la luna). In questo caso, le fotocamere bridge possono essere chiamate anche superzoom o megazoom, e rappresentano soluzioni molto ricercate sul mercato grazie alla loro estrema versatilità. Nelle fotocamere bridge l’obiettivo non è intercambiabile e le dimensioni sono a metà strada fra una compatta e una reflex.

    Fotocamera bridge o reflex

    Se la domanda ancora ti assale, cerco di fare chiarezza sui vantaggi e gli svantaggi nell’uso di una fotocamera bridge rispetto a una reflex. Le bridge sono indiscutibilmente più compatte e leggere rispetto a una reflex, e sono meno complesse nella struttura interna. Non utilizzano, ad esempio, un vetro per il mirino, che è quindi meno preciso rispetto a una reflex, e l’obiettivo non può essere sostituito. La minore complessità fa sì che sia necessaria una manutenzione di gran lunga inferiore, visto che, ad esempio, è molto difficile che entri polvere nella macchina durante l’operazione di sostituzione dell’obiettivo.

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto

    Inoltre, su una bridge l’unico obiettivo presente copre spesso una grandissima varietà di focali, spaziando dall’ultra grandangolare fino ad arrivare al teleobiettivo spinto. Di contro, rispetto a una reflex hanno spesso (ma non sempre) un numero di funzioni limitato per quanto concerne la modalità di scatto manuale; poi la qualità degli scatti non è paragonabile, visto che è più vicina a quella offerta da una fotocamera compatta, per via dell’uso di sensori di dimensioni inferiori. Per un professionista, insomma, una bridge può essere un limite.


    Come scegliere una fotocamera bridge

    Adesso che sei del tutto convinto a comprare una fotocamera bridge ti spiego come orientarti fra le varie scelte dei vari produttori presenti sul mercato (Nikon, Sony e Canon). Nelle righe successive, ti spiegherò dunque il significato dei termini essenziali per capire come si comporta una fotocamera bridge senza necessariamente averla davanti e provarla con mano.


    Megapixel

    Proprio come una reflex o una compatta, anche in una fotocamera bridge il sensore è una fra le parti più importanti. Si tratta di una sorta di “cervello” che trasforma la luce che passa dall’obiettivo in pixel, i quali poi compongono l’immagine finale. Il numero di pixel che forma la fotografia completa definisce la risoluzione dello scatto e, visto che si tratta di milioni di pixel per ogni fotografia, l’unità di misura con cui viene dichiarata la risoluzione è il Megapixel (MP).

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto

    Un alto numero di Megapixel non corrisponde sempre a una qualità superiore delle immagini, come spesso purtroppo si crede in maniera erronea. La qualità in termini di dettaglio viene invece stabilita dal potere risolutivo, che su una bridge è spesso inferiore rispetto a una reflex o a una mirrorless. Il potere risolutivo viene invece determinato da tantissimi fattori: grandezza del sensore, risposta ad alti ISO, qualità dell’obiettivo a determinate focali, ed è importante che la luce in ambiente sia ovviamente buona.

    Sensibilità ISO

    Visto che abbiamo parlato di ISO, ti spiego cos’è: si tratta, nello specifico, di un sistema che veniva utilizzato anche ai tempi della pellicola per raccogliere un quantitativo di luce superiore o inferiore andando oltre i limiti fisici dell’obiettivo. Con le fotocamere a pellicola era necessario utilizzare pellicole dedicate con diverse sensibilità, mentre oggi per cambiare il parametro è sufficiente modificare una voce nel menu delle impostazioni o premere un tasto. Molto più comodo, direi!


    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto

    Di norma si usa una sensibilità ISO bassa quando si è di giorno sotto la luce del sole, mentre di notte o al buio si tende ad aumentare gli ISO. Aumentando il valore, tuttavia, si va incontro all’aumento progressivo del rumore. Di solito, i sensori di qualità producono un rumore contenuto anche ad alti ISO, mentre quelli più piccoli installati nelle bridge deteriorano la qualità dell’immagine e il potere risolutivo in maniera più evidente. Trattandosi di un dato importante, nelle recensioni online di solito viene mostrato, per ogni fotocamera, il comportamento agli alti ISO.


    Messa a fuoco

    La messa a fuoco è un sistema che consente di mettere in evidenza il soggetto della foto. Può essere impostata manualmente o automaticamente: nel primo caso attraverso una ghiera nell’obiettivo su reflex e mirrorless, mentre sulle bridge spesso l’operazione può essere eseguita attraverso una levetta o dei tasti dedicati. Il punto di messa a fuoco è importantissimo in tutti gli scatti, sia che tu stia sfornando un panorama coloratissimo, sia che tu stia cercando il bokeh perfetto in un ritratto.

    Tutte le bridge in commercio oggi possono comunque impostare il punto di messa a fuoco automaticamente, con una velocità più o meno marcata in base alla qualità del modello. La velocità di messa a fuoco è importante ad esempio negli scatti sportivi o quando il soggetto è imprevedibile (cuccioli, animali in genere o bambini). La funzione si chiama messa a fuoco automatica o, come troverai molto spesso, auto-focus. Si tratta di una caratteristica importantissima, visto che facilità una delle operazioni più ostiche dello scatto manuale.

    Obiettivo

    Ti ho parlato ormai più volte dell’obiettivo, una delle componenti fondamentali delle fotocamere bridge visto che è da lì che passa la luce per arrivare verso il sensore. Su una bridge l’obiettivo ha una focale variabile, spesso coprendo tutta l’estensione più utile, ma non si può sostituire.

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto

    Di seguito ti do alcune indicazioni per capire come funzionano gli obiettivi su una bridge.

    • Lunghezza focale – tecnicamente, si tratta della distanza che c’è fra sensore e centro della lente dell’obiettivo quando la messa a fuoco è a infinito. Come unità di misura si usa sempre il mm (millimetro): una focale viene definita grandangolare quando è inferiore a 35mm, normale quando è fra 35 e 50mm, mentre quando è superiore a 50mm si parla di teleobiettivo. A focali molto spinte verso il basso, come 12 o 18mm puoi incontrare termini come ultra grandangolare. Gli obiettivi macro, invece, possono mettere a fuoco soggetti estremamente ravvicinati, anche a pochi centimetri dal centro dell’obiettivo. Nelle bridge troverai spesso parlare di zoom, indicato ad esempio con 40x: questa scritta significa che la focale massima è 40 volte più lunga di quella minima.
    • Apertura di diaframma – con questo termine viene indicata l’apertura del diaframma in F-stop ai punti estremi dell’obiettivo. Ad esempio in un obiettivo che va da 18 a 300mm puoi leggere un valore come f/3.5-6.3. Questo significa che alla focale di 18mm puoi impostare un’apertura massima di 3.5, a quella di 300mm puoi spingerti fino a 6.3. Inferiore è il numero e maggiore è la luce che passa dall’obiettivo, perché l’apertura è più ampia, e al tempo stesso si riduce la profondità di campo quindi la porzione di spazio messa a fuoco sarà inferiore. Utile, ad esempio, per enfatizzare un soggetto in un ritratto e metterlo in esalto rispetto allo sfondo.
    • Stabilizzazione – alcuni obiettivi (a volte anche i sensori in realtà) possono essere stabilizzati, in modo da evitare il micro-mosso quando non si può selezionare un tempo di scatto corto. Quando c’è poca luce in ambiente, gli obiettivi stabilizzati tendono a offrire una migliore resa nel dettaglio della foto.

    Velocità di scatto

    L’auto-focus rapido è importante nelle foto sportive o con soggetti imprevedibili, come ti ho detto prima, ma in questi casi aiuta anche la cosiddetta raffica. Indica una serie di foto eseguite a rapida successione, utili quando la certezza di ottenere una foto di qualità è bassa. Se la velocità di scatto della macchina è elevata, in un determinato lasso di tempo scatterà un numero superiore di foto, dandoti la possibilità di scegliere fra una varietà di risultati così da aumentare le chance di ottenere uno scatto decente. La velocità di scatto viene indicata dai produttori in fps (fotogrammi al secondo), e nelle bridge è quasi sempre inferiore alle mirrorless e paragonabile a quella delle reflex di qualche anno fa.

    Registrazione video

    Una bridge può essere utilizzata non solo per scattare foto, ma anche per la registrazione dei video. Per i video si usano standard diversi per definire la risoluzione: le bridge più avanzate registrano in 4K Ultra HD, ovvero con una risoluzione massima di 3840×2160 pixel. Uno standard più diffuso e meno definito è il Full HD (1920×1080 pixel) e a livello intermedio abbiamo il Quad HD (2560×1440 pixel). Fra gli standard in fatto di risoluzione abbiamo anche l’HD, pari a 1280×720 pixel.

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto

    I video possono essere registrati ad un frame rate diverso, che si misura in fps, in base al tipo di video e alle esigenze dell’operatore. Il frame rate indica il numero di fotogrammi al secondo: i valori più diffusi sono di 25 fps, 30 fps, 50 fps e 60 fps. All’aumentare del frame rate migliora la fluidità della registrazione, tuttavia non a tutti piace l’effetto “soap opera” dei video a 50 e 60fps. Alcune bridge possono supportare lo slow-motion, con frame rate pari a 120 fps, 240fps o anche più.

    Le migliori fotocamere bridge possono inoltre registrare con un bitrate molto alto (anche da 50Mbps o più), anche se in questo caso vengono richieste schede di memoria SD di qualità. Consulta la mia guida sulle migliori SD se vuoi saperne di più in materia.

    Funzioni

    Nell’acquisto di una fotocamera bridge è da considerare anche il numero e la qualità delle funzioni presenti. Ad esempio, se ti piace avere maggior controllo nella fase preliminare dello scatto verifica se è presente la modalità di scatto manuale. Le bridge dispongono necessariamente di un display, per verificare l’inquadratura prima di premere sul tasto di scatto, e per stabilire le opzioni e le impostazioni. Alcuni modelli possono avere un display basculante o supportare il touch-screen (comodissimo per impostare l’auto-focus o le opzioni). Spesso i display sono LCD, ma a volte puoi trovare pannelli migliori con tecnologia OLED.

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto

    Fra le funzioni presenti su una fotocamera bridge possono esserci il flash integrato, la possibilità di condividere le foto con smartphone, tablet, e PC via cavo o via Wireless, ad esempio con tecnologie Bluetooth, Wi-Fi, o eseguendo il pairing rapido via NFC. Alcune bridge di ultima generazione, poi, possono integrare anche il modulo GPS, in modo da salvare le informazioni sulla posizione fra i metadati della fotografia. Non capita molto spesso, ma le fotocamere bridge migliori possono avere anche un corpo tropicalizzato, quindi possono sopportare il contatto con liquidi, polvere, e in alcuni casi anche urti.

    Quali fotocamere bridge comprare

    La domanda comunque resta: quale fotocamera bridge comprare? La risposta è al solito: dipende dalle tue esigenze e da quanto vuoi spendere. Qui di seguito ti propongo le migliori fotocamere bridge suddivise in fasce di prezzo, da scegliere sulla base di quelle che sono le tue abitudini di scatto e i tuoi gusti.

    Migliori fotocamere bridge economiche (fino a 300€)

    Sony DSC-H300

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto
    Se vuoi spendere il minimo sindacale e la qualità delle immagini non è il tuo chiodo fisso, la Sony DSC-H300 può essere il modello giusto per te. Usa un sensore Super HAD CCD da 20,1 MP con supporto di un obiettivo che vanta uno zoom ottico da 35x. Fra le funzioni abbiamo modalità panorama e stabilizzazione SteadyShot utilizzabile sia con le foto sia con i video. Fra le qualità abbiamo le dimensioni e il peso ridotti, mentre l’obiettivo non è luminosissimo (f/3-5.9). Non aiuta nemmeno il supporto ISO limitato, da massimo 3200.

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    Kodak AZ422

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto
    Un’altra bridge molto economica e senza troppi fronzoli è la Kodak AZ422, con sensore da 20 Megapixel e supporto alla registrazione video alla risoluzione HD, quindi solo 1280×720 pixel. Questo modello vanta uno zoom stabilizzato capace di spingersi fino a 42x, con una lunghezza focale equivalente allo standard da 35mm pari a 24-10008mm. L’apertura di diaframma dell’obiettivo è di f/3-6.8, quindi non aspettarti scatti luminosissimi se le condizioni di luce non lo permettono.

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    Canon PowerShot SX430 IS

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto
    Fra i prodotti più economici non posso che consigliarti la Canon PowerShot SX430 IS, una fotocamera bridge particolarmente apprezzata dal pubblico. Non costa molto e non sforna scatti professionali, questo è ovvio, ma sfrutta tutto il know-how di Canon in fatto di fotocamere. Su questo modello abbiamo un sensore da 20 Megapixel con un obiettivo da 24mm nella lunghezza focale più corta, capace di spingersi fino a 42x come zoom. Con la funzione ZoomPlus si può avere un’immagine anche a 80x, ma in questo caso lo zoom è digitale e con perdita di dettaglio. Registra, purtroppo, solo alla risoluzione HD.

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    Nikon Coolpix B500

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto
    Un altro modello economico dalle ottime qualità: la Nikon Coolpix B500 è anch’essa una celeberrima bridge super-zoom, dotata di un sensore da 16 Megapixel con obiettivo stabilizzato che offre un fattore di ingrandimento massimo di 40x. Si tratta di un modello completo, grazie alla presenza di modulo Wi-Fi e Bluetooth, display da 3″ inclinabili. Se registri tanti video e non vuoi spendere molto c’è una buona notizia: la Coolpix B500 registra in Full HD.

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    Panasonic Lumix DC-FZ82

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto
    La caratteristica che balza subito all’occhio, della Panasonic Lumix DC-FZ82, è la possibilità di registrare video in 4K. Dispone di un mirino di precisione e di un obiettivo molto versatile da 20mm fino a un massimo di 1200mm equivalenti nel formato da 35mm. Questa fotocamera offre un’apertura di diaframma di f/2.8-5.9, quindi non è luminosissima, e integra un sensore da 18.1 Megapixel. Si rivolge soprattutto ai videoamatori, ma permette di sfornare anche foto di qualità abbastanza convincente.

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    Canon PowerShot SX540 HS

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto
    La Canon PowerShot SX540 HS è un’altra soluzione per chi è alla ricerca di un modello di buona qualità sia per le foto sia per i video. Adotta un sensore da 20,3″ e un obiettivo da 24mm che può spingersi fino a un fattore d’ingrandimento di 50x. Registra in Full HD con un frame rate massimo di 60 fps e può collegarsi allo smartphone via Wi-Fi, anche effettuando il pairing rapido con NFC. Diverse le modalità di scatto pensate per i meno pratici, mentre l’obiettivo ha un’apertura f/3.4-6.5, non proprio il massimo.

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    Sony DSC-H350

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    Un’altra buona soluzione fra le fotocamere bridge è la Sony DSC-H350, capace di scattare foto a 20.2 Megapixel e registrare video alla risoluzione 1080i attraverso il codec AVHCD ad alta qualità con audio stereo. L’obiettivo offre un fattore d’ingrandimento di 50x con apertura f/2.8-6.3 ed è realizzato dalla divisione Sony Carl Zeiss. Abbiamo stabilizzazione integrata e processore Sony Bionz X proprietario.

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    Nikon Coolpix B600

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto
    La Nikon Coolpix B600 è una fotocamera bridge capace di sfornare uno zoom ottico da ben 60x come fattore di ingrandimento. Implementa un sensore da 16 Megapixel, possibilità di registrazione alla risoluzione Full HD, e supporto a Bluetooth e Wi-Fi. Viene venduta anche in una variante di colore rosso, mentre – nello specifico – l’obiettivo può spingersi da una focale di 24mm fino a 1440mm. Attraverso una modalità digitale lo zoom può arrivare fino a 2880mm, ma con perdita di qualità. Supporta anche i 60fps come frame rate in registrazione Full HD, e l’audio è stereo.

    Migliori fotocamere bridge di fascia alta (da 300€ in su)

    Panasonic Lumix DMC-FZ300

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto
    Così come per le mirrorless, Panasonic punta sui video anche con le fotocamere bridge. La Panasonic Lumix DMC-FZ300 ne è un chiaro esempio soprattutto nella scelta del sensore da soli 12.1 Megapixel. Può sembrare poco, ma in realtà per i video rappresenta una scelta mirata: alla risoluzione 4K Ultra HD viene utilizzata una porzione estesa del sensore a tutto vantaggio della qualità della registrazione. Come obiettivo abbiamo un Leica DC Vario-Elmarit da 25-600mm con zoom ottico di 24x. L’apertura di diaframma è di f/2.8-4.5, quindi abbastanza luminoso su tutte le focali, ed è stabilizzato otticamente a 5 assi. Se intendi registrare parecchi video, questa è la bridge su misura per te.

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    Sony DSC-H400V

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto
    La Sony DSC-H400V è una bridge con zoom esteso a 50x, dal prezzo tutto sommato accettabile. Utilizza un sensore Exmor R da 20.4 Megapixel abbinato a un obiettivo di qualità Zeiss Vario-Sonnar T. Questa fotocamere supporta tutti i sistemi di connettività wireless più diffusi, fra cui Wi-Fi ed NFC, e presenta anche un modulo GPS per la geolocalizzazione all’interno delle foto. L’obiettivo è stabilizzato con tecnologia SteadyShot, per un modello versatile sia per le foto che per i video (Full HD a 50fps).

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    Nikon Coolpix P900

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto
    La Nikon Coolpix P900 è da tempo considerata come la migliore bridge super-zoom, soprattutto per chi è alla ricerca di un’estensione focale elevatissima. L’obiettivo fornisce un fattore di ingrandimento da ben 83x, una caratteristica inedita anche per le bridge, ed è abbinato a un sensore da 16 Megapixel. Questo modello implementa modalità di zoom digitale fino a 166x e ha un sistema di stabilizzazione che consente di recuperare fino a 5 stop. Supporta GPS e Wi-Fi e può registrare in Full HD. Se hai un budget intorno ai 500 euro, con questo modello non sbagli di certo.

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    Panasonic Lumix FZ1000

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto
    La fotocamera bridge per eccellenza se sei un videoamatore. La Panasonic Lumix FZ1000 può registrare in 4K Ultra HD a un frame rate di 30fps, o in Full HD a massimo 60fps, e dispone di un sensore da 20,10 Megapixel abbinato a un obiettivo Leica con zoom ottico 16x. Lo zoom è esteso, ma non come altri modelli di pari categoria, tuttavia l’obiettivo è molto luminoso in tutte le sue focali (f/2.8-4).

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    Panasonic Lumix FZ1000II

    Migliori fotocamere bridge: guida all’acquisto
    La migliore fotocamera bridge è la Panasonic Lumix FZ1000II, tuttavia sappi che a questo prezzo puoi acquistare reflex e mirrorless di qualità. Se non vuoi le seccature dei prodotti professionali, tuttavia, questo modello può renderti parecchio felice: utilizza un sensore da 20,10 Megapixel e un pollice con obiettivo luminoso, lo stesso della FZ1000 di cui ti ho appena parlato. Questo modello dispone di un mirino OLED di altissima qualità e può spingersi fino a 12.800ISO, e ha uno stabilizzatore Hybrid (ottico e digitale) a 5 assi. Wi-Fi e Bluetooth sono integrati, mentre in modalità raffica può raggiungere i 12 fps con auto-focus a scatto singolo.

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