La migliore macchina fotografica è quella che si ha sempre con sé. Quante volte hai letto questa frase? Scommetto una miriade. E in effetti è vero: la fotocamera più utile ed efficace è proprio quella che abbiamo con noi quando ci troviamo, magari inaspettatamente di fronte a un panorama mozzafiato, siamo insieme ai nostri cari durante un giorno di vacanza o assistiamo a una scena che si rivela essere memorabile. Però chi è che oggigiorno, a parte appassionati e professionisti del settore, va in giro con una macchina fotografica sempre in tasca? Nessuno. Tutti, invece, abbiamo sempre con noi uno smartphone.
Ecco il motivo per il quale oggi sono qui e voglio darti dei consigli su come scegliere uno smartphone dotato di un buon comparto fotografico, quindi una buona dotazione di fotocamere, grazie alle quali realizzare foto e video di buona qualità e poter “immortalare” qualsiasi scena nel migliore dei modi. Migliore dei modi per quel che concerne l’ambito smartphone ovviamente: reflex e mirrorless rimangono ancora su un altro pianeta per quanto concerne la qualità degli scatti.
Purtroppo — te lo dico subito — i camera phone più avanzati sono anche quelli più costosi, ma non ti preoccupare: anche nelle fasce di prezzo intermedie si possono trovare device che garantiscono prestazioni fotografiche più che buone. Inoltre, acquistando modelli precedenti degli attuali smartphone top di gamma è possibile portarsi a casa dei “signori smartphone” spendendo cifre molto più che ragionevoli. Se vuoi approfondire l’argomento e vuoi scoprire qual è la migliore fotocamera smartphone per il tuo budget, continua a leggere.
Come valutare la fotocamera di uno smartphone
Valutare le fotocamere di uno smartphone a distanza è un’operazione piuttosto complessa. L’ideale sarebbe avere il dispositivo tra le mani e testarlo nelle tipiche condizioni in cui si testano smartphone e macchine fotografiche.
- Foto in condizioni di buona illuminazione
- Foto in condizioni di scarsa illuminazione
- Foto con zoom
- Macro
- Foto con effetto bokeh
- Video (standard, movimentati e in condizioni di luce differenti)
In mancanza di questa possibilità, la cosa migliore da fare è affidarsi alle recensioni online e cercare dei focus sui comparti fotografici degli smartphone, in modo da ottenere informazioni dettagliate su parametri quali esposizione, contrasto, resa dei colori, effetto mosso, velocità di messa a fuoco, livello di dettaglio, presenza di rumore e artefatti e prestazioni del flash.
Altra cosa che può aiutare a comprendere la reale qualità fotografica di uno smartphone è andare a guardare le foto e i video di esempio che si possono trovare a corredo delle recensioni online.
Tra i migliori siti che si occupano di smartphone e in particolar modo di fotocamere incluse negli smartphone, ti segnalo DxOMark che pubblica delle classifiche sempre aggiornate dei migliori camera phone e delle recensioni approfondite di questi ultimi. I suoi giudizi non vanno presi come oro colato (come i giudizi di qualsiasi altro sito), ma è sicuramente uno dei principali punti di riferimento del settore: l’ho consultato anche io per realizzare questa guida all’acquisto e confrontare i miei pareri, le mie esperienze sul campo con vari camera phone, con quelli degli esperti più riconosciuti in ambito internazionale.
Sensore e risoluzione (Megapixel)
Per valutare le qualità di una fotocamera occorre analizzare con attenzione la qualità e la grandezza del sensore. Per semplificare al massimo il concetto, possiamo dire che il sensore è un rettangolo di silicio dotato di fotodiodi che comunica con gli altri componenti della fotocamera in modo da rendere possibile la cattura di foto e video. I fotodiodi, che sono disposti come una scacchiera sul sensore, sono dei dispositivi sensibili alla luce che, intercettando la lunghezza d’onda della luce raccolta dall’obiettivo, generano una carica elettrica e trasformano la luce in dati digitali. Sono coperti da una griglia con tanti filtri colorati, ognuno dei quali è relativo a uno dei tre colori primari: rosso, verde e blu. Questo perché i fotodiodi di per sé “vedono” in bianco e nero e quindi non riuscirebbero a generare un’immagine a colori.
Quando il sensore traduce la luce in dati, si ottiene un’immagine composta da tanti punti. Questi punti sono definiti pixel (abbreviazione di Picture Element) e ognuno di essi rappresenta una piccola informazione del grande “mosaico” che compone l’immagine finale. Moltiplicando il numero di pixel che compongono il lato orizzontale dell’immagine per il numero di pixel che ne compongono il lato verticale, si ottiene il numero di Megapixel, cioè di milioni di pixel che compongono l’immagine. Di qui la definizione “fotocamera da X Megapixel” che si trova comunemente nelle pubblicità o nelle schede tecniche degli smartphone. Ma attenzione a non cadere nel tranello del marketing: una fotocamera con un maggior numero di Megapixel non produce per forza immagini migliori di una con meno Megapixel, produce semplicemente immagini più “grandi”.
A influire sull’effettiva qualità delle immagini ci sono anche tanti altri elementi, in primis le dimensioni del sensore (che si esprimono in millimetri). Se un sensore di piccole dimensioni contiene molti Megapixel, contiene molti fotodiodi, ma fotodiodi di piccole dimensioni, che sono in grado di catturare solo una piccola quantità di luce. Ciò si traduce in un aumento del rumore, quindi in un aumento degli elementi di disturbo nell’immagine finale. Molto meglio avere un sensore più grande, quindi con fotodiodi più grandi, capace di catturare più luce e ridurre il rumore presente nelle immagini finali.
Tra i principali produttori di sensori fotografici per smartphone ci sono Sony, che produce alcuni dei componenti più avanzati del settore, OmniVision e Samsung. In ogni caso, meglio non dare troppa importanza al “marchio” e concentrarsi sulla qualità di ogni singolo sensore.
Altra cosa da sapere è che i sensori delle fotocamere possono essere di vari tipi. Quelli più diffusi in ambito smartphone sono quelli CMOS che sono molto compatti, consumano poca energia e, sebbene siano potenzialmente più suscettibili al “rumore” rispetto ad altri tipi di sensori (es. i CCD), includono della componentistica extra che permette di ottenere comunque scatti di ottimo livello.
Nelle specifiche di alcuni smartphone, troverai che i loro pixel misurano un tot di µm. Per misura dei pixel, in realtà, si intende la misura del photosite (o fotosito), che è lo spazio del sensore in cui sono contenuti i fotodiodi e l’elettronica che alimenta questi ultimi e permette di convertire la luce in dati digitali. La loro unità di misura è il micrometro (µm), la quale corrisponde a un milionesimo di metro. Pixel, o meglio, fotositi più grandi permettono di catturare più luce e quindi di avere migliori foto e video in condizioni di scarsa illuminazione.
Risoluzione e framerate dei video
Della risoluzione delle foto e dei tanto chiacchierati Megapixel abbiamo già parlato. Per quanto riguarda i video, invece, bisogna tener conto di due parametri: la risoluzione, che è data dal numero di pixel che compongono i fotogrammi del video e il framerate, cioè il numero di fotogrammi riprodotti per ogni secondo di video.
Sulla risoluzione non c’è molto da dire: a patto che il sensore della fotocamera sia sufficientemente grande e di buona qualità, a una maggiore risoluzione del video equivale una maggiore nitidezza e un maggior dettaglio delle immagini contenute in quest’ultimo. Le risoluzioni più diffuse per i video sono quella HD (1280 x 720 pixel), quella Full HD (1920 x 1080 pixel) e quella UltraHD/4K (3840 x 2160 pixel). Come facilmente intuibile, a una maggiore risoluzione equivale anche una maggiore “pesantezza” del video sulla memoria dello smartphone.
Il framerate, come detto, misura il numero di frame, cioè di fotogrammi, che vengono riprodotti per ogni secondo di video. I framerate più diffusi sono 24, 30 e 60 FPS e, come ovvio che sia, a un framerate più alto corrisponde una maggiore fluidità dei video visualizzati. Oltre i 60 FPS, con valori di 120 o 240 FPS, si possono realizzare video in slow motion. Solitamente, i video in 4K vengono realizzati a 30 FPS mentre i video in Full HD e HD a framerate maggiori, ad esempio 60 FPS.
Apertura del diaframma
Ormai dovrebbe essere chiaro: sulla qualità finale di uno scatto influisce in maniera decisiva la quantità di luce che transita nell’obiettivo e impressiona il sensore durante l’esposizione. A tal proposito, è importante conoscere il valore di apertura del diaframma dal quale dipende, per l’appunto, la quantità di luce che riesce a raggiungere l’obiettivo.
Per scoprire qual è l’apertura del diaframma di una fotocamera, bisogna guardare al valore degli f/stop. Gli f/stop esprimono il rapporto che c’è tra la lunghezza focale dell’obiettivo e il diametro di apertura del diaframma. La lunghezza focale, qualora non lo sapessi, è la distanza che intercorre tra la superficie del sensore e il centro della lente dell’obiettivo quando questo è impostato sulla messa a fuoco all’infinito. Si misura in mm e può essere normale, a grandangolo (con una focale inferiore rispetto all’obiettivo normale, permette di immortalare scenari molto ampi) oppure di tipo zoom/teleobiettivo (con una focale maggiore dell’obiettivo normale per ingrandire gli oggetti inquadrati). Purtroppo nelle specifiche degli smartphone non viene quasi mai indicata in maniera chiara.
Tornando agli f/stop: per non andare troppo nel tecnico, possiamo dire che a un minore numero di f/stop (dove al posto di “stop” c’è una cifra variabile) equivale una maggiore quantità di luce che entra nell’obiettivo, quindi una maggiore probabilità di ottenere buoni scatti in condizioni di scarsa illuminazione. Per fare un esempio pratico, con un’apertura di f/2 si riescono a ottenere scatti più nitidi in condizioni di scarsa illuminazione piuttosto che con un’apertura di f/2.8 (in quanto a un numero minore di f/stop equivale una maggiore apertura del diaframma).
La luce che entra nell’obiettivo, però, non è l’unico parametro su cui influiscono gli f/stop. Gli f/stop influiscono anche sulla profondità di campo, quindi sulla porzione di foto che è a fuoco rispetto al resto. Per questa caratteristica vale il concetto opposto della quantità di luce catturata: più è alto il numero di f/stop e più si riescono a mettere a fuoco zone più ampie della scena inquadrata.
In linea di massima, possiamo dire che gli f/stop fino a f/8 sono adatti a realizzare foto con soggetti in primo piano a fuoco e sfondi leggermente sfocati; gli f/stop f/8 ed f/11 sono adatti per foto generiche in cui deve essere tutto a fuoco, mentre gli f/stop superiori a f/11 sono indicati per le foto più “panoramiche”, in cui ci sono soggetti in primo piano, elementi intermedi e sfondi da mantenere tutti a fuoco contemporaneamente.
Ottica
Prima di acquistare un camera phone, sarebbe bene informarsi anche circa le caratteristiche della sua ottica, quindi sul numero, le dimensioni e la qualità delle lenti con cui è equipaggiato.
Per essere di buona qualità, le lenti di una fotocamera devono essere resistenti ai graffi e non devono presentare problemi come, ad esempio, l’aberrazione cromatica (aloni colorati intorno ai soggetti delle immagini) e il flare (riflessi a forma di poligoni o linee che sono presenti soprattutto all’interno delle foto scattate in controluce).
Per quanto riguarda la resistenza a urti e graffi, gli smartphone più avanzati offrono un rivestimento in vetro zaffiro che permette di mantenere le lenti integre anche in caso di scontro con superfici dure. Quanto agli effetti come il flare o l’aberrazione cromatica, basta cercare lenti dotate di un buon sistema anti-riflesso. Infine, il numero delle lenti presenti in uno smartphone può essere variabile: i top di gamma possono contenerne anche cinque o sei.
Messa a fuoco automatica (Autofocus)
Per catturare l’attimo in maniera nitida, senza sfocature, è fondamentale che la fotocamera disponga di un buon sistema di messa a fuoco automatica (il cosiddetto autofocus). Sono tre i sistemi di messa a fuoco più diffusi attualmente in ambito smartphone.
- Contrast detection (Sistema a ricerca di contrasto) — è il sistema di messa a fuoco più basilare, si trova nella maggior parte degli smartphone. Funziona in questo modo: la fotocamera esamina la scena dai punti più vicini a quelli più lontani, il microprocessore analizza il punto con la massima differenza in contrasto, cioè con la maggiore differenza tra “bianco” e “nero” e da questa analisi capisce qual è il punto dell’inquadratura da mettere a fuoco. Non è molto rapido, inoltre fa fatica in condizioni di scarsa illuminazione e con sfondi troppo uniformi.
- Phase Detection (Sistema a ricerca di fase) — si tratta di un sistema di messa a fuoco presente sulle macchine fotografiche DSLR. Fa uso di specchi per catturare la luce: la luce entra nell’obiettivo, colpisce lo specchio e viene deviata su una serie di sensori che rappresentano i vari punti di messa a fuoco e sono disposti in coppie, difatti acquisiscono due versioni differenti della stessa immagine, poi le comparano e portano così a una messa a fuoco ottimale in pochi istanti. Negli smartphone è usata una variante del sistema a ricerca di fase che non prevede l’utilizzo di specchi. Prevede invece la comparazione della luce che passa dalle aperture sui lati opposti delle lenti. È più veloce e preciso del sistema a contrasto, ma soffre anch’esso in condizioni di scarsa illuminazione e su sfondi troppo uniformi.
- Dual Pixel — si tratta di un’evoluzione del sistema Phase Detection che assicura una maggiore velocità e una maggiore precisione. La differenza sta nel fatto che, mentre la tecnologia Phase Detection prevede l’utilizzo di una percentuale esigua di fotodiodi (quindi di pixel) del sensore per la messa a fuoco, la tecnologia Dual Pixel prevede l’utilizzo di due fotodiodi per ogni singolo pixel. Questo significa che anziché avere una messa a fuoco tramite il 5-10% dei pixel del sensore, si ha una messa a fuco che sfrutta il 100% dei fotodiodi.
- Messa a fuoco laser — in questo sistema, la messa a fuoco avviene calcolando il tempo di ritorno di un laser (posto solitamente a fianco alla fotocamera) che viene riflesso sui soggetti da inquadrare. È velocissimo, ma può andare in difficoltà se si tenta di inquadrare una superficie trasparente o un soggetto troppo distante.
Flash
Molte fotocamere “soffrono” in condizioni di scarsa illuminazione. Qui entra in gioco il flash, che può dare una grande mano nella realizzazione di scatti e video di buona qualità andando a illuminare quelle scene che, senza il suo supporto, risulterebbero troppo scure. I flash integrati nelle fotocamere degli smartphone possono essere di vari tipi.
- LED — è il tipo di flash più diffuso in ambito smartphone. Assicura un’ottima efficienza energetica e un buon grado di illuminazione dei soggetti da inquadrare. Inoltre è molto veloce.
- Dual LED (o dual tone) — come facilmente intuibile dal nome, si tratta di un sistema che prevede l’utilizzo di due LED al posto di uno. Può emettere il doppio della luce rispetto ai sistemi a singolo LED e può illuminare i soggetti 1.4 volte più lontano. Solitamente i due LED sono di tonalità differenti — uno bianco e uno ambra — per ottenere foto dai colori più naturali (ottimizzate automaticamente in base alla luce ambientale).
- Quad LED — è un’ulteriore evoluzione dei sistemi LED in cui vengono utilizzati quattro LED per garantire una maggiore illuminazione delle scene inquadrate e un rendering migliore dei colori.
- Xenon — si tratta di una tipologia di flash contrapposta a quella LED che funziona tramite un piccolo tubo di vetro pieno di gas xeno. Emette luce bianca. Tendenzialmente offre un maggior grado di illuminazione e illumina a maggiore distanza rispetto ai flash a LED, ma richiede molta energia e questo l’ha fatta adottare da pochissimi produttori.
Se sei un fanatico dei selfie, verifica che lo smartphone di tuo interesse abbia un flash frontale o una funzione flash per i selfie inclusa nello schermo (come iPhone, che “spara” un flash dallo schermo quando si effettuano i selfie).
Stabilizzatore
Foto e video mossi sono tra i principali incubi degli appassionati di fotografia. Per evitarli, occorre acquistare uno smartphone dotato di un buon sistema di stabilizzazione.
Il miglior sistema di stabilizzazione è quello garantito dallo stabilizzatore ottico (OIS) il quale agisce meccanicamente sull’ottica della fotocamera in modo da bilanciare i movimenti fatti all’utente ed evitare, per l’appunto, l’effetto mosso in foto e video.
Un gradino più sotto, sia in termini di efficacia che di utilità, c’è lo stabilizzatore elettronico (EIS) che agisce a livello software per andare a correggere l’effetto mosso nei video e nelle foto. Il suo funzionamento prevede che una porzione del sensore fotografico venga utilizzata per registrare informazioni utili alla correzione delle scene mosse, ma i risultati non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli dello stabilizzatore ottico.
Zoom
Per lo zoom possiamo fare un po’ lo stesso discorso fatto con lo stabilizzatore. Può essere ottico o digitale. Quello ottico è da preferire a quello digitale in quanto agisce meccanicamente sull’ottica della fotocamera e quindi permette di avere un ingrandimento dell’inquadratura senza sgranature o sfocature. Lo zoom digitale, al contrario, elabora l’immagine a livello software e quindi porta a un ingrandimento pieno di imperfezioni visive e con uno scarso livello di dettaglio.
Alcuni smartphone dispongono di due o più fotocamere posteriori e/o frontali che, a seconda delle scelte dei produttori, permettono di effettuare scatti con vari campi visivi (con zoom ottico o ripresa grandangolare), realizzare scatti con una definizione maggiore e altro ancora.
Non solo perché sono ormai tanti i brand che hanno deciso di introdurre il cosiddetto “periscopio” che riporta in auge la conoscenza dei sottomarini. In questo caso saprai che il periscopio non è altro che un tubo con due obiettivi a 45 gradi montati su entrambe le estremità: guardi in una e puoi vedere l’immagine riflessa dall’altra estremità. Sugli smartphone una lente periscopica usa lo stesso principio, ma con un solo specchio, per piegare la luce di 90 gradi. C’è un obiettivo zoom convenzionale, che richiede che tutti gli elementi si adattino alla profondità dello smartphone mentre dall’altra parte, c’è un obiettivo a periscopio, che consente di aumentare di molto la lunghezza dell’obiettivo, poiché la profondità del telefono non sarebbe più un problema.
Fotocamera multipla
Come appena accennato, alcuni modelli di smartphone sono equipaggiati con due o più fotocamere posteriori e/o frontali che, a seconda delle scelte effettuate dal produttore, possono offrire funzioni e caratteristiche differenti.
Ad esempio molti smartphone usano le fotocamere multiple per fornire uno zoom ottico e creare foto con effetto bokeh (quindi con sfondo sfocato), o ancora per creare scatti grandangolari. Alcuni modelli utilizzano un sensore in bianco e nero e un sensore a colori che, combinati, permettono di catturare un maggiore quantitativo di dettagli e luci nelle scene inquadrate, mentre ci sono anche dispositivi con moduli dedicati alle fotografie ravvicinatissime (macro).
Anche qui, comunque, vale il discorso fatto per i Megapixel: non farti ingannare dai numeri, perché uno smartphone con più fotocamere non scatta necessariamente foto migliori di smartphone che hanno una sola fotocamera. Ne sono un esempio i Pixel di Google che, con una sola fotocamera posteriore e la potenza dell’elaborazione software sviluppata dal colosso di Mountain View, se la battono alla pari con smartphone che hanno almeno due fotocamere posteriori.
Funzioni software e altre caratteristiche
I camera phone non offrono tutti le stesse funzionalità. Oltre alla “meccanica”, dunque, devi analizzare anche il loro software e individuare quelli che offrono le funzioni che ti sembrano più congeniali per l’uso che fai (o intendi fare) della fotocamera dello smartphone.
Tra le funzioni più importanti che possono offrire i camera phone, troviamo il face/smile detection che permette alla fotocamera di riconoscere automaticamente volti e sorrisi per migliorarne la messa a fuoco; l’HDR (High Dynamic Range) automatico che permette di creare foto con una vasta gamma di luci e ombre tramite la cattura di diverse versioni della stessa scena (una sottoesposta, una a esposizione media e una sovraesposta); la funzione panorama per creare foto panoramiche in maniera automatica (si scorre lo smartphone e questo “incolla” automaticamente varie foto in modo da ottenere una lunga immagine panoramica) e la funzione ritratto, che è tipica dei device con doppia fotocamera posteriore e permette di creare scatti con soggetti a fuoco e sfondo sfocato (effetto bokeh). Su alcuni dispositivi la fotocamera anteriore può essere utilizzata anche per effettuare lo sblocco del telefono tramite riconoscimento del volto (che in questo caso avviene bidimensionalmente), mentre ci sono modelli che utilizzano un array di sensori (ad esempio gli iPhone) per creare una mappatura del volto tridimensionale e garantire uno sblocco in totale sicurezza, utilizzando solo lo sguardo.
Inoltre, ti consiglio di verificare che il software fotocamera presente sullo smartphone consenta di realizzare foto in formato RAW e di modificare manualmente parametri come la sensibilità ISO (la quale permette di regolare il livello di luce degli scatti); la velocità dello scatto; il livello del bianco; le tonalità del colore, la messa a fuoco e altro ancora. Se non sei un amante del “punta-e-scatta” o comunque non ti vuoi precludere la possibilità di regolare in maniera granulare le impostazioni dei tuoi scatti, hai bisogno di un software fotocamera flessibile e potente (anche se, va detto, non mancano app di terze parti che possono sopperire in maniera adeguata a eventuali mancanze del software fotocamera predefinito installato sul telefono).
Altra caratteristica da verificare è quella relativa alla qualità della registrazione audio nei video. Se il microfono dello smartphone non è di buona qualità, la registrazione audio non avviene in maniera chiara e si ottengono video con una qualità sonora compromessa.
Non dimenticarti, infine, del resto delle caratteristiche hardware e software del telefono come, ad esempio, lo schermo, il processore (che può influire pesantemente sul risultato di uno scatto), la RAM, la memoria interna e il sistema operativo. L’intelligenza artificiale che molti produttori celebrano e che, secondo i loro proclami, dovrebbe aumentare in maniera automatica la qualità degli scatti regolando le impostazioni della fotocamera in base alle scene immortalate, è spesso marginale. Non farti ingannare dal marketing e scegli il tuo prossimo camera phone in base all’insieme delle sue funzioni e caratteristiche, non perché ha una presunta “intelligenza artificiale” in grado di migliorare magicamente le foto (in alcuni casi un po’ aiuta davvero, ma non fa quasi mai la differenza come dicono i produttori).
Se non sai come valutare tutte queste specifiche o comunque vuoi saperne di più, dai un’occhiata al mio tutorial su come scegliere uno smartphone in cui ti ho illustrato, per filo e per segno, quali sono le principali caratteristiche che bisogna analizzare prima di acquistare uno smartphone. Scommetto che troverai molto utile anche quella lettura.
Quale camera phone comprare
A questo punto dovresti avere le idee abbastanza chiare su come valutare le caratteristiche di un camera phone. Ho detto bene? Perfetto, allora non perdiamoci più in chiacchiere e cerchiamo di scoprire, insieme, qual è la migliore fotocamera smartphone per le tue esigenze (nonché per il tuo budget).
Migliore fotocamera smartphone di fascia economica (max 200 euro)
Redmi Note 10
Sotto i 200 euro non è facile trovare smartphone con fotocamere degne di nota, ti avviso subito, per i modelli che ti propongo possono garantire un’esperienza punta e scatta di ottimo livello. Ad esempio c’è il Redmi Note 10, di Xiaomi: cosa offre? Intanto un ottima costruzione che troverai immediatamente una volta preso in mano lo smartphone. E poi per la prima volta nella serie Redmi Note arriva un display con refresh a 120 Hz è uno schermo AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione Full HD+ (1080 x 2400 pixel) e supporto HDR 10. All’interno trova posto un processore Snapdragon 732G con tagli di memoria tra cui scegliere: 6-64 GB, 6-128 GB e 8-128 GB. La RAM è di tipo LPDDR4X mentre lo storage, che può essere espanso con microSD fino a 512 GB, è di tipo UFS 2.2. Buono anche il comparto audio grazie a un doppio speaker, mentre la batteria ha una capacità di 5.020 mAh, supportata dalla ricarica rapida a 33 watt. Infine il comparto fotografico può contare su una quadrupla fotocamera posteriore con la principale da 108 megapixel, quindi un secondario ultra grandangolare da 8 megapixel, sensore telemacro da 5 megapixel(f/2.4) e sensore di profondità da 2 megapixel (f/2.4).
Vedi offerta su AmazonPOCO X3
C’è anche POCO X3 sempre prodotto da Xiaomi ma con un ottimo rapporto qualità e prezzo. Qui troverai intanto il comparto fotografico di ottima qualità anche se in questa fascia di prezzo: la fotocamera principale è da 64MP a cui viene affiancata una cam ultra grandangolare da 13MP e due sensori entrambi da 2MP per profondità e macro foto. Per il resto troviamo un display da 6.67" di tipo LCD ma con refresh rate addirittura a 120Hz. Quindi un processore Snapdragon 732G caratterizzato da un sistema di raffreddamento particolare perché LiquidCool con camera di raffreddamento in rame e grafite. La memoria qui è da 6 GB con storage in doppia versione da 64 o 128GB. E poi la batteria importante da 5.160 mAh per una durata elevata ma soprattutto con ricarica rapida a 33W.
Vedi offerta su AmazonHuawei P40 Lite
Non solo fotocamere invidiabili ma anche l’uso della rete 5G a un prezzo ancora davvero conveniente. In questo caso sto parlando di un ottimo Huawei P40 Lite che sicuramente non potrai non considerare tra gli smartphone con la migliore fotocamera. Si sa infatti che Huawei da tempo realizza device ad alta professionalità da questo punto di vista e qui pone Non una, non due e non tre ma ben 4 sensori fotografici da sfruttare al posteriore. Si parte con il principale da 48 MP proseguendo con un secondario ultragrandangolare da 8 MP e poi ancora altri due sensori da 2MP per le macro e la profondità. Chiaramente non c’è solo comparto fotografico ma anche un processore potente come il Kirin 810 che viene aiutato nelle operazioni da 6 GB di RAM o anche 8 GB di RAM con uno spazio di archiviazione pari a 128GB espandibile. Il display è un LCD di ottima qualità da 6.4" dalla risoluzione Full HD+ mentre il sistema operativo è caratterizzato dagli HMS ossia i servizi di Huawei.
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Google Pixel 4a [BEST BUY!]
Non potrei dimenticare in questa fascia di prezzo il Google Pixel 4a che per molti viene considerato come il miglior camera phone della fascia media, nonostante abbia un solo modulo al posteriore a differenza di quasi tutti gli altri modelli. Come riesce a raggiungere ottimi risultati? Google ci mette del suo con l’algoritmo e permette alla sola camera da 12.2MP cn obiettivo da 28mm di raggiungere risultati equiparabili ad altri smartphone di questo prezzo con il solo sistema di intelligenza artificiale. E ci potrai anche registrare video in 4K senza problemi e di buona qualità. Solo a lunga distanza soffre un po’ rispetto agli altri ma si riesce comunque a difendere per quello che può. Il resto c’è da considerare una fortissima compattezza dello smartphone con un display piccolo da 5.81" Full HD+ e con un processore ancora ottimale per tutte le operazioni classiche che è lo Snapdragon 730G. Uno device davvero interessante che potrai ordinare sullo store ufficiale.
Apple iPhone SE (2020)
Non posso poi non consigliarti l’iPhone compatto per eccellenza ossia l’ultimo iPhone SE (2020) che a differenza degli altri iPhone nel catalogo Apple mantiene ancora un display classico con doppia fascia (superiore e inferiore) e con una sola fotocamera al posteriore. Perché però te lo consiglio? Perché Apple ha migliorato notevolmente il sensore fotografico ed effettivamente a questi prezzi è un device che può dire ancora la sua. Il sensore unico al posteriore è un 12MP con obiettivo da f/1.8 ma con OIS e questo gli permette non solo di scattare foto di qualità ma anche di registrare video fino alla risoluzione 4K a 60fps. E poi ottimo il display seppur piccolo da 4.7 pollici ma con la presenza del Touch ID che per molti è ancora più comodo dello sblocco con il rilevamento del viso. Infine il processore è un affidabile Apple A13 Bionic con tre diversi tagli di memoria da 64/128/256GB non espandibili. Infine l’ecosistema Apple con le sue applicazioni, le sue interazioni con gli altri device della Mela e la longevità degli iPhone.
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In questa fascia di prezzo OnePlus Nord è ancora uno smartphone da acquistare perché non solo possiede un ottimo comparto hardware e un design giovanile e al passo con i tempi ma soprattutto perché possiede un comparto fotografico di rilievo con tanti sensori di qualità. Ma vediamo allora cosa potrai trovare in lui. Intanto un processore ottimo che è lo Snapdragon 765G con 6 o 8 o anche 12 GB di RAM e un taglio di memoria da 256GB non espandibili. E poi il comparto fotografico con una cam principale da 48 MP, quindi una ultra grandangolare da 8 MP e ancora due ottimi sensori da 5MP per le macro e uno da 2MP per i bokeh. C’è anche un display da 6.44 pollici di tipo AMOLED con refresh rate a 90Hz.
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Xiaomi Mi 10T Pro non potevo non consigliartelo. Qui c’è tanta potenza da sfruttare a livello sia di hardware che di comparto fotografico. E partiamo da questo visto che Xiaomi pone un sensore principale da 108 MP con tecnologia Super Pixel e con stabilizzazione ottica dell’immagine. Quindi un secondo sensore da 13 MP di tipo ultra grandangolare a cui si associa anche un sensore macro da 5MP per gli scatti ravvicinati. Chiaramente ottimi anche i video che possono raggiungere il 4K. Il resto vede un display ampio da 6.67" con tecnologia LCD IPS e refresh rate a 144Hz. Quindi un processore Snapdragon 865 di ultima generazione con 8 GB di RAM e storage da 128 o 256GB di tipo UFS 3.1. Infine la batteria da 5.000 mAh con autonomie davvero ottime.
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C’è anche OPPO Find X3 Lite che mi piace principalmente per come scatta le foto ma anche per il suo design molto giovanile nei colori e chiaramente anche per le sue specifiche tecniche. Intanto a livello fotografico qui troverai un device con al posteriore una cam principale da ben 64MP che verrà affiancata da un ottimo ultra grandangolare da 8MP e poi ancora due sensori da 2MP per le macro e per gli effetti sfuocati. OPPO ha migliorato molto nel campo della fotografia e questo Find X3 Lite ne è l’esempio con possibilità anche di registrare in 4K oltre che montare i video direttamente dallo smartphone. Questo grazie anche alla presenza dell’ottimo processore Snapdragon 765G di Qualcomm ma anche grazie a 8 GB di RAM. L’archiviazione dei dati non è un problema con uno storage da 128GB così come anche la visione dei contenuti grazie all’ampio display da 6.43 pollici di tipo AMOLED e dalla risoluzione Full HD+ (refresh rate a 90Hz). Infine la batteria che è non solo da 4.300mah ma possiede anche una ricarica rapida SuperVOOC 2.0 da 65W.
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Se parliamo di comparto fotografico è inevitabile non suggerti anche l’originale Motorola Edge 5G. Dico originale non tanto per la presenza di molteplici sensori fotografici che ti permetteranno di scattare foto e registrare video di alta qualità bensì per la presenza di un design unico con un display dai lati estremamente angolati da conferire un aspetto premium ma anche comodo nell’utilizzo. Al suo interno troverai lo Snapdragon 765G che supporta anche la rete 5G e viene aiutato da 6GB di RAM e 128GB di memoria espandibile. Per il comparto fotografico c’è una principale da 64MP quindi un sensore ultra grandangolare da 16MP e poi ancora un terzo sensore per lo zoom da 8MP e un quarto per la profondità di tipo TOF 3D. La batteria è da 4.500 mAh con ricarica veloce con l’adattatore incluso. Il display? Qui c’è, come detto, un pannello endless da 6.7 pollici di tipo AMOLED con risoluzione Full HD+ e angoli a 90 gradi per massimizzare la visualizzazione.
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Se non vuoi spendere troppo c’è anche il Samsung Galaxy A52 5G che oltre ad avere un ottimo compromesso a livello di fotocamere permette di avere autonomie da capogiro. Intanto sappi che i sensori fotografici presenti al posteriore sono 4 e vedono il principale da 64MP (f/1.8) con OIS, un ultra grandangolare da 12MP (f/2.2) oltre a una macro e un sensore di profondità entrambi da 5MP per le foto ravvicinate e per quelle sfuocate. Tutte permettono di registrare fino al 4K senza problemi con un’ottima qualità grazie anche alla stabilizzazione. La batteria è ottima da 4.500 mAh e permette di farti arrivare a sera con ampio margine di carica residua. C’è poi ancora un display da 6.5 pollici di ottima qualità perché AMOLED e capace di colori intensi ma anche di cornici ridotte oltre a un refresh da 90Hz. Il processore infine è uno Snapdragon 720G con 6GB di RAM e con uno storage da 128GB.
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realme 8 Pro è uno smartphone di fascia media che punta molto sul comparto fotografico e sul prezzo contenuto. E partendo proprio dalla fotocamera sappi che al posteriore di questo device troverai una quadrupla fotocamera con sensore principale Samsung ISOCELL HM2 da 108 MP, accompagnato da sensori ultra-grandangolare, macro e per i ritratti in bianco e nero. Anteriormente è presente una singola fotocamera da 16 MP. Il display è un Super AMOLED da 6,43 pollici a risoluzione Full HD+ con refresh rate a 60 Hz e sensore di impronte integrato. Il processore è un Qualcomm Snapdragon 720G octa core, che può contare sull’aiuto di 6 o 8 GB di RAM e di 128 GB di memoria interna. Presenti connettività 4G dual SIM dual standby, Wi-Fi ac, Bluetooth 5.0. La batteria è da 4500 mAh, con supporto alla ricarica rapida fino a 50 W. Per tutti gli altri dettagli potete consultare la scheda tecnica completa. Per maggiori dettagli, leggi la mia recensione di realme 8 Pro.
Vedi offerta su AmazonMigliore fotocamera smartphone di fascia alta (oltre 600 euro)
iPhone 12 Pro/Pro Max[TOP!]
Se vuoi il massimo dalle fotocamere di uno smartphone non puoi esimerti dal considerare i veri top di gamma della casa di Apple ossia iPhone 12 Pro e Pro Max che vedono poche differenze tra di loro a livello proprio fotografico ma sono senza dubbio il meglio che potrai trovare sul mercato. Partiamo intanto dallo spiegare quali sensori fotografici posseggono. iPhone 12 Pro intanto vede la presenza di un sistema da tre fotocamere tutte da 12MP ma con differenti compiti: una grandangolare, una ultra grandangolare e una teleobiettivo che si differenzierà da quella del Pro Max per la presenza di uno zoom ottico fino a 5× e non 2× (come per il Pro normale). Oltretutto per il Max ci sarà un sensore da f/2.2 e non f/2.0 come nell’iPhone 12 Pro. Oltre a questo iPhone 12 Pro vede la presenza di un display da 6.1 pollici con Super Retina XDR di tipo OLED da 460PPI. La versione Max invece ne possiede uno da 6.7 pollici sempre Super Retina XDR ma con 458PPI. Entrambi sono a filo della scocca ed entrambi posseggono il True Tone. Il processore invece non cambia ed è il potente A14 Bionic di Apple che vede da una parte 6 e dall’altra 8GB di RAM. Lo storage invece per entrambe le versioni vede tre tagli da 128, 256 e da 512 GB. C’è anche il Face ID con riconoscimento del volto per lo sblocco in sicurezza e ancora quattro colorazioni: Argento, grafite, oro, blu Pacifico.
Vedi offerta su Amazon Vedi offerta su AmazoniPhone 12 e iPhone 12 Mini
Apple propone anche i suoi iPhone 12 che garantiscono delle ottime performance a livello fotografico, inferiori alle versioni Pro, ma che di certo possono essere equiparate ad altri smartphone di questa fascia di prezzo. iPhone 12 possiede intanto due sensori fotografici e non tre come le versioni Pro. Cosa manca qui? Non troverai il sensore teleobiettivo ma ci saranno comunque due sensori da 12MP entrambi per il grandangolo e l’ultra grandangolo. Il primo con un’apertura f/1.6 e il secondo con una sensore da f/2.4 e angolo di campo pari a 120°. Per il resto potrai scattare foto di qualità grazie anche all’algoritmo messo in campo da Apple. I video potranno spingersi fino al 4K a 60fps. Due le versioni di iPhone 12: una normale con display da 6.1 pollici di tipo Super Retina XDR e una invece Mini con display piccolo da 5.4 pollici ma sempre Super Retina XDR entrambi di tipo OLED. Il processore è il medesimo visto con iPhone 12 Pro e Pro Max ossia l’Apple A14 Bionic capace di ottime performance. E poi c’è ancora la possibilità di avere fino a 5 colorazioni differenti in 3 diversi tagli da 64, 128 e 256GB.
Vedi offerta su Amazon Vedi offerta su AmazonSamsung Galaxy S21/S21+ [TOP!]
La famiglia Samsung Galaxy S21 si compone di due modelli: Samsung Galaxy S21 e Samsung Galaxy S21+ sono identici a eccezione delle specifiche di display, materiali e batterie: usano il processore Exynos 2100, comparto memorie formato da 8 + 128GB oppure 8 + 256GB (non espandibili) e si differenziano principalmente per i display rispettivamente da 6,2 e 6,7″, in entrambi i casi basati su tecnologia Dynamic AMOLED 2X con frequenza d’aggiornamento a 120Hz e risoluzione Full HD+. Il comparto fotografico si basa su tre moduli: il principale da 12MP, un teleobiettivo da 64MP e un ultra grandangolare da 12MP. Le batterie sono invece da 4000 e 4500mAh, per fronteggiare alle richieste energetiche diverse dei display. Entrambi vengono venduti con Android 11 e personalizzazione OneUI 3.1. Per quanto riguarda i materiali abbiamo Gorilla Glass Victus, resistentissimo, sia davanti sia dietro per Galaxy S21+, mentre Galaxy S21 dietro monta un pannello il Glastic, sostanzialmente policarbonato che sembra vero e proprio vetro sia alla vista che al tatto.
Vedi offerta su AmazonSamsung Galaxy S21 Ultra
Merita un capitolo a parte Samsung Galaxy S21 Ultra, soprattutto in ambito fotografico. Questo dispositivo vanta un luminosissimo display da 6,8" a risoluzione Quad HD+ con frequenza di 120Hz e può raggiungere i 16GB di RAM e i 512GB di spazio di archiviazione nella versione top di gamma. Il modulo posteriore usa quattro fotocamere, tutte di qualità eccellente: il principale ha un sensore da 108MP stabilizzato, abbinato a due teleobiettivi rispettivamente da 3× e 10× (tramite modulo periscopico). Questo modello può offrire uno zoom lunghissimo, con estensione digitale fino a ben 100×. Lo consiglio ai fanatici della mobile photography.
Vedi offerta su AmazonHuawei P40 Pro/Pro+ [TOP!]
Da molti è considerato come il miglior smartphone per scattare fotografie: Huawei P40 Pro utilizza infatti un raffinatissimo box posteriore con quattro fotocamere di ottima qualità, abbinate a una delle migliori elaborazioni via Intelligenza Artificiale disponibili sul mercato. La fotocamera principale è da 50MP, con obiettivo normale stabilizzato OIS e apertura f/1.9 e abbiamo anche un ultra grandangolare da 40MP e un teleobiettivo periscopico con fattore d’ingrandimento da 5×, stabilizzato e lunghezza focale equivalente da 125mm. Abbiamo infine un sensore di profondità avanzato (definito ToF 3D) Questo smartphone può registrare in 4K a 60fps o in Full HD a 960fps in aggiunta a una modalità di slow-motion che consente di arrivare a 7680fps alla risoluzione HD. Dispone di un display da 6,58" OLED a risoluzione Full HD e refresh rate di 90Hz e tutte le elaborazioni vengono compiute attraverso il processore Kirin 990 5G sviluppato in casa. Non manca, come avrai intuito, il supporto alle reti 5G di ultima generazione, mentre l’autonomia è molto buona grazie alla batteria da 4.200mAh con supporto alla ricarica rapida. Viene venduto con 8GB di RAM e fino a 512GB di storage espandibile via le NM Card proprietarie (manca il supporto alle microSD tradizionali). Uno smartphone completissimo, ma purtroppo privo dei Google Play Services e di Google Play Store. Per installare nuove app bisogna affidarsi a Huawei AppGallery.
Ancor più completo è il modello Huawei P40 Pro+, che è identico al Pro tradizionale, ma può vantare un modulo fotografico posteriore ancor più rifinito. Usa infatti cinque moduli: il principale, l’ultra grandangolare e il ToF 3D sono uguali a quelli del modello standard, ma qui troviamo due teleobiettivi, un eccezionale obiettivo periscopico con zoom ottico 10× e un obiettivo meno spinto con fattore di ingrandimento 3×. Può essere considerato il top assoluto in ambito fotografia su smartphone.
Google Pixel 4/4 XL [TOP!]
Per chi vuole la massima qualità di scatto e non è alla ricerca di mille moduli per la fotocamera principale, i Google Pixel 4 sono assolutamente da prendere in considerazione. Abbiamo due dispositivi nella famiglia: Google Pixel 4 e Pixel 4XL. Il primo fa un display da 5,7“ Full HD+, l’altro da 6,3” Quad HD+, entrambi OLED da 90Hz. Entrambi i modelli usano poi due fotocamere al posteriore, da 12 e 16MP, la prima normale e l’altra con teleobiettivo 2×. L’app nativa per lo scatto di fotografie è estremamente evoluta e riesce a migliorare, attraverso algoritmi proprietari, la qualità delle fotografie andando oltre le capacità del sensore e degli obiettivi integrati. La fotocamera frontale è da 8MP, ed è abbinata ai sistemi “NIR” per il riconoscimento del volto dell’utente in fase di sblocco. Usano il processore Qualcomm Snapdragon 855 con 6GB di RAM 64 o 128GB di spazio di archiviazione non espandibile e hanno batterie da 2.800 e 3.700mAh. Chiaramente il software è “Pure Android”, privo di personalizzazioni.
Vedi offerta su Amazon Vedi offerta su AmazonXiaomi Mi 11 5G
Non poteva mancare anche uno smartphone top di gamma di Xiaomi. Parlo del nuovo Xiaomi Mi 11 5G che dalla sua vede tantissima potenza hardware ma anche un comparto fotografico di livello. Partendo proprio da questo troviamo un sensore principale per la fotocamera da 108MP capace di realizzare non solo scatti dettagliati ma anche registrare video fino al 4K. Accanto ad esso un sensore ultra grandangolare da 123° di angolo di visione e con obiettivo da 13MP. Infine un terzo sensore per le macro da 5MP con una cam frontale da 20 MP. Il processore è lo Snapdragon 888 di Qualcomm mentre ad aiutarlo ci pensano 8GB di RAM con uno storage da 128 o 256GB. Il display è un ampio pannello AMOLED da 6.81 pollici di tipo WQHD+ leggermente curvo ai lati e con la possibilità di visualizzare molto bene i contenuti grazie alla riduzione massima delle cornici. Infine la batteria che vede 4.600 mAh con possibilità anche di avere ricarica rapida fino a 55W con cavo e 50W con il wireless.
Vedi offerta su Amazon Vedi offerta su AmazonSamsung Galaxy Note 20/Note 20 Ultra
Samsung Galaxy Note 20 è l’altro top di gamma dell’azienda coreana e si caratterizza per il supporto alla penna S-Pen, che permette di interagire con i contenuti su schermo in maniera molto comoda e naturale (con funzioni di controllo remoto tramite Bluetooth). Abbiamo due modelli: Samsung Galaxy Note 20 e Samsung Galaxy Note 20 Ultra, entrambi con o senza supporto al 5G. Il primo ha un display da 6,7“ Full HD+ SuperAMOLED, l’altro invece un Dynamic AMOLED 2× da 6,9” con refresh rate da 120Hz. Il primo ha una batteria da 4.300mAh, il secondo invece raggiunge i 4.500mAh (entrambi supportano la ricarica rapida da 25W). I due dispositivi utilizzano il processore Exynos 990 con 8GB di RAM e 256GB di storage espandibile via microSD, mentre la variante Ultra solamente può vantare anche una versione con 512GB di storage. I comparti fotografici sono diversi: Galaxy Note 20 ha tre moduli, due da 12MP (grandangolo stabilizzato e ultra grandangolo) e uno da 64MP (teleobiettivo 3× ibrido stabilizzato). Galaxy Note 20 Ultra offre anch’esso tre moduli, ma il principale è da 108MP stabilizzato, ed è abbinato da un ultra grandangolare da 12MP e da un teleobiettivo stabilizzato con fattore di ingrandimento 5× (50× ibrido).
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